Descrizione
Lo Champagne Dosage Zero viene prodotto dalla maison Vincent Couche nella parte più meridionale della zona delle grandi bollicine, la piccola Côte des Bar. Siamo nella terra del Pinot Noir, in quella che è l’area meno famosa e geograficamente più distaccata di tutto lo Champagne. Qui esperti e coraggiosi Recoltants, alla guida di piccole realtà artigianali, proprio come Vincent, hanno ridato vigore a queste ultime terre attraverso produzioni, magari non così blasonate, ma di estrema qualità. Vincent lavora la terra rispettando i principi agricoli della biodinamica, che si basano su un approccio quasi mistico e olistico nei confronti del vigneto, vietando ogni forma di chimica e ricorrendo a prodotti esclusivamente naturali. Vincent inoltre crede che soltanto dopo diversi anni di affinamento sui lieviti gli Champagne riescono a svelare il loro carattere e la loro stoffa. Ne è una prova questo Dosage Zero, maturato per ben 8 anni sui lieviti e, come suggerisce la tipologia, non dosato, quindi prodotto senza aggiunta di zuccheri. Nonostante questo risulta comunque morbido e saporito, merito, oltre che della biodinamica, anche della vinificazione in botti di legno.
Il Dosage Zero proviene da un assemblaggio di Pinot Noir, in maggioranza al 65%, e Chardonnay, al 34%. Le due varietà crescono su terreni diversi: la nobile uva a bacca nera cresce sui terreni calcarei e argillosi di Buxeuil, mentre l’altra tipologia cresce sui terreni gessosi di Montgueux. Vengono raccolte in leggero anticipo per concentrare maggiormente l’acidità e poi pressate delicatamente in cantina. Il mosto fermenta in legno, senza svolgere la malolattica. Le diverse cuvée ottenute di annate differenti vengono assemblate con grande maestria e rifermentate in bottiglia secondo il Metodo Classico/Champenoise. Un lungo riposo di 8 anni sulle fecce fini lo rende perfettamente maturo.
Lo Champagne Brut Nature di Couche mostra un colore giallo paglierino, tendente al dorato, con un perlage molto sottile e delicato, che quasi “solletica e massaggia” il palato. Il naso ha profumi che richiamano la piccola frutta rossa di bosco, gli agrumi maturi (arancio su tutti), la crosta di pane, la crema pasticcera, la vaniglia, la mandorla tostata e una leggera sfumatura fumé. Al palato domina una sensazione cremosa e soffice, lasciando comunque emergere una decisa impronta di freschezza e mineralità. Un sorso che nel complesso mostra anche un’insospettata morbidezza e rotondità, nonostante la mancanza di dosaggio. Anche a tavola si dimostra un vero jolly, in grado di accompagnare antipasti, primi piatti, secondi di carne o pesce con grande classe ed eleganza!
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